domenica 15 maggio 2011
Tiramisù di Pompi... no, questo è meglio!
Alzi la mano chi a Roma non si è mai deliziato con un tiramisù di Pompi, al famoso "regno del tiramisù".
Per chi non lo sapesse Pompi è un bar/pasticceria molto apprezzato dai giovani romani e non, soprattutto studenti in astinenza o depressi per gli esami universitari, che si riversano ogni week-end in questo paradiso dei dolci, con il buon proposito di fare scorta di energie e gustosità.
Il successo di questa pasticceria lo si deve prima di tutto alla cremosità dei suoi tiramisù, alla scelta tra gusti diversi, dal classico caffè e cacao, a quello alle fragole o alla banana e nutella. E poi c'è la praticità del take-away: se passi dalle parti di piazzale Re di Roma (via Albalonga per essere precisi) e hai voglia di qualcosa di dolce, Pompi ti offre la vaschettina e puoi gustarti il tuo tiramisù camminando tra le strade di Roma.
La formula segreta di questo tiramisù, non la conosce nessuno, ma indovinare gli ingredienti e le quantità non è poi così impossibile e, forse, riuscire a superare il signor Pompi può diventare un gioco da ragazzi.
Il mio primo consiglio, soprattutto per chi volesse far rimangiare la parola alle persone che blaterano che Pompi è il migliore e non si batte, è puntare sula cremosità: non c'è peggior cosa di un tiramisù secco. Allora non siate avari, preparate una quantità industriale (o quasi!) di crema al mascarpone... non ve ne pentirete, vi dò mia la parola!
Secondo consiglio è utilizzare delle uova freschissime e possibilmente biologiche (con codice 0 sull'etichetta) o da allevamento a terra (codice 1 sull'etichetta). Questa accortezza è molto importante perchè nel tiramisù le uova rimangono crude, allora accertatevi della loro provenienza e scadenza.
Terzo consiglio è usare dei savoiardi di ottima qualità: io utilizzo quelli sardi, i cosiddetti pistoccus, che sono più alti e morbidi rispetto ai classici savoiardi.
Quarto consiglio è preparare il tiramisù la sera prima per gustarlo il giorno dopo. La differenza si sente, dopo 15/18 ore che riposa beato in frigorifero, il vostro tiramisù risulterà ancora più cremoso e morbido.
Ecco la mia ricetta del tiramisù per superare il signor Pompi e far ricredere i vostri amici!
Ingredienti per 15 porzioni:
500 gr di savoiardi
700 gr di mascarpone
3 uova
4 cucchiai di zucchero
cacao amaro q.b.
cioccolato fondente in scaglie q.b.
caffè freddo (circa 9 tazzine)
Separate i tuorli dagli albumi. Sbattete con delle fruste elettriche i tuorli con lo zucchero finchè risulteranno gonfi.
Aggiungete il mascarpone e mescolate fino a completo assorbimento.
Montate gli albumi a neve e versateli delicatamente nel composto al mascarpone. Mescolate.
Bagnate i savoiardi nel caffè (fatelo velocemente altrimenti si inzupperanno troppo) e disponeteli in una pirofila. Ricopriteli con metà della crema al mascarpone, poi spolverate con cacao e scaglie di cioccolato.
Ripete questa operazione con un altro strato di savoiardi, e finite con l'altra metà di crema, spolverata sempre di cacao e cioccolato.
Attendete (lo so sarà dura) tutta la notte e poi servite!
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concordo con tutti i consigli! al paradiso del tiramisu romano non ci sono mai stata ma ne ho sentito parlare proprio recentemente, non lo conoscevo! alla prossima gita romana...
RispondiEliminaSiiiii l'ho mangiato scorsa settimana giust'appunto! A me in generale il tiramisù nn fa impazzire, se mi vuoi fare felice lo devi fare con il decaffeinato, ma poi tutti gli altri brontoleranno! Secondo me il tuo è ALMENO pari a quello di Pompi. Hai mai assaggiato il millefoglie di Cavalletti? Quello no che nn si batte!
RispondiEliminaMamma mia.... non sono di Roma..non conosco Pompi...ma TI CREDO!!!! Baci, Flavia
RispondiEliminaCara Vale bentornata!!!Siamo proprio in sintonia anch'io ho fatto il tiramisù :) le tue foto sono stupende e rendono perfettamente l'idea ;)
RispondiEliminaPompi è proprio nel quartiere dove sono nata e cresciuta dinque lo conosco bene...io preferisco la sua versione classica pur avendole assaggiate tutte(anche al pistacchio ultimamente)ma devo dire che per quanto sia ottimo e freschissimo,i nostri non sono da meno ;) bacioni!!!
Arieccotiiiiiiiiiiiie che buon rientro con un tiramisù del genere!
RispondiEliminaTi dirò...io l'ho mangiato me ne hanno parlato come se fosse l'ambrosia degli dei...
boh, per me è un tiramisù...è buono, ma non so eprchè risulti un tiramisù così fantastico!!!
Meglio di gran lunga il tuo!
i tuoi cinsigli sono prezioni...unico accorgimento che aggiungerei...
bagnare i savoiardi nel caffè freddo, perchè se lo fate caldo non vi accorgerte di quanto ne raccolgono e sarebbero troppo bagnati! :P
Quante volte la fretta mi ha fatto sbagliare!:D
Un tiramisù da favola, bravissima queen!
Mannaggia quante volte ci sono andata vicino e non lo conoscevo : (((((
RispondiEliminaovviamente copio la ricetta e cerco di riprodurla ; ))
Buna serata Vale!
@ passiflora: dai la prossima volta che vieni ci andiamo insieme da Pompi! così ci conosciamo!
RispondiElimina@ Acky: se non ti piace il caffè molto forte puoi farlo anche con il decaf, ce ne sono alcuni altrettanto buoni quanto i normali! Il millefoglie di Cavaletti????? non non lo conosco, corro subito a cercarlo... mi hai messo voglia!!! :p
@ Elifla: grazie, quando vieni a Roma facci un salto! un bacio!
@ Fede: ah davvero sei cresciuta in quella zona? il tiramisù al pistacchio me lo sono perso, dovrò rimediare! un bacio!
@ Cranberry: grazie, Pompi ha successo perchè la maggior parte delle persone non sa fare un tiramisù accettabile e così quello di Pompi diventa l'apoteosi! ma noi per fortuna non abbiamo di questi problemi, possiamo farcelo anche in casa! un bacio!
@ titty: grazie cara, la prossima volta che capiti a Roma ci andiamo insieme da Pompi! poi fammi sapere se il tiramisù con la mia ricetta ti è piaciuto! un bacio
Ciao Vale! Devo dire la verità: a me il tiramisù di pompi nn piace tanto..sarà perchè nn è fatto con i savoiardi? boh. ma nn mi dice niente! a volte basta il nome e tutti ci credono..il tuo secondo me è meglio ;)
RispondiEliminai tuoi consigli sono oro colato.. vero-verissimo che migliora il giorno dopo, vero anche che i savoriardi morbidi sono migliori
RispondiEliminaCHE BUONOO!
Anch'io preferisco di gran lunga il mio tiramisù rispetto a quello di Pompi....e la Millefoglie di Cavalletti è stato il mio dolce nuziale..non aggiungo altro!!:-))Contenta di averti scoperto!
RispondiEliminaMai stata a Roma e mai provato il tiramisù di Pompi (già il nome non mi attira) ma a me non mi piace questo tipo di dolce. Lo so, un peccato dietro l'altro ma che posso farci!
RispondiEliminaConcordo con le uova di galline, quelle libere, senza gabbie e non soltanto per il tiramisu!
In vece, pensa che tutti quelli che conosco, utilizzano i pavesini e non i savoiardi...
Magnifica ricetta, un cucchiaio del tuo tiramissu lo mangerei volentiere, pensa un pò queste foto tentano anche a me!
besos
che meraviglia!!! passo per caso di qua, ma dopo aver visto le tue ricette mi sa che tornerò più spesso!!! bravissima!!! ;)
RispondiEliminaanche io lo faccio in questo modo ed è spettacolare...consiglio a tutti la tua ricetta, non se ne pentiranno....una vera goduria....ma quanto è dura aspettare il giorno dopo!!!!
RispondiEliminaa presto,
ciaoooooooooooooooo
Il tiramisù di Pompi è di una bontà indescrivibile e lo dice una a cui il tiramisù non piace un gran chè. Solo che il prezzo di 3,50€ per una monoporzione è alquanto esagerato.
RispondiEliminaEppure quando l'ho assaporato ho creduto che la crema al mascarpone fosse mescolata anche con della panna(una sorta di chantilly al mascarpone) e al posto dei savoiardi ci fosse un sottile strato di pan di spagna.
baci
il tiramisù di Pompi l'ho provato e sinceramente non ho avuto l'esclamazione "stupendo" che tutti dicono..... ho pensato, invece, è meglio il mio!
RispondiEliminail mio lo faccio in variante "Pavesini", ma è questione di gusti.
Ho provato anche il millefoglie di Cavvalletti: anche questo per nulla eccezionale......
Credo che questi famosi "nomi" vivano più di leggende metropolitane e mode che di qualità vera.
Per tornare alla tua ricetta, è praticamente identica alla mia.
mi voglio allacciare al secondo consiglio. Per essere sicuri delle uova da eventuali contaminazione batteriologiche basta pastorizzarle a casa d'abitudine.
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